Pavimento Pelvico

18B2792E-B232-4202-BC46-E656DDF39441Il pavimento pelvico è un’area romboidale che si estende dalla sinfisi pubica al coccige, chiudendo in basso la cavità addomino-pelvica, circondando e sostenendo l’uretra, la vescica e la vagina fino all’apparato ano-rettale.

Il perineo, in un approccio più ampio e profondo, è il centro della donna,il luogo delle sue emozioni più intime e nascoste, ma anche quelle più forti e vere.

Imparare a conoscerlo, prendersene cura ogni giorno, accudirlo dalla nascita, permette alla donna di prevenire alcuni tipi di disagi legati a questa sfera.

Saperlo sentire, saperlo trattare, ci consente di prevenire in futuro il suo indebolimento e con esso casi di scarso piacere sessuale, infezioni vaginali ricorrenti, prolasso, incontinenza e lacerazioni perineali al momento del parto.

Iniziare a prendersi cura del perineo non è mai troppo tardi, sarebbe consigliato già dalle prime fasi dell’adolescenza.

Il percorso che propongo è orientato alla persona singola o al gruppo, a seconda delle esigenze individuali.

Il pavimento pelvico è senza dubbio un’importante struttura muscolare, molto

complessa, sia dal punto di vista anatomico che da quello funzionale, che partecipa attivamente durante tutto l’arco vitale della donna.

In particolare:

– esercita sostegno e supporto degli organi pelvici (vescica, utero e sistema anorettale);

– garantisce la continenza urinaria e fecale;

– collabora durante la defecazione e la minzione;

– garantisce la qualità della vita sessuale;

– collabora in sinergia con il muscolo diaframma, durante la respirazione;

– in gravidanza supporta l’utero, la vescica e il retto contrastando attivamente le pressioni endoaddominali;

– collabora in corso di travaglio di parto al passaggio del feto;

– contribuisce nel mantenimento di una buona postura della colonna e del bacino;

– sostiene gli organi durante le attività quotidiane e sportive;

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Quando?

IN GRAVIDANZA

Il cambiamento ormonale, posturale e funzionale portano con sè dei continui adattamenti a livello di gestione di pesi e pressioni perineali. Gli organi sono costretti a trovare nuovi spazi per dare possibilitá all’utero di crescere, i retti dell’addome scivolano lentamente di lato; tutto questo comporta dei cambiamenti nella statica pelvica, i quali andrebbero prevenuti ed individuati giá in gravidanza. La gravidanza è considerata di per se, a prescindere dalla tipologia di parto, un fattore di rischio, poiché sconvolge e mette a dura prova pesi e pressioni addominali e pelviche.

E’ consigliabile effettuare una prima valutazione del pavimento pelvico all’inizio del 2° trimestre ed una rivalutazione all’inizio del 3° trimestre di gravidanza.

 

POST PARTO

Il pavimento pelvico in questo periodo si trova di fronte a cambiamenti ormonali che incidono sulla sua tonicità, nonchésu un indebolimento dovuto precedentemente dal peso del bimbo in utero e dal parto.

Il post parto ed il periodo del puerperio dovrebbero essere momenti di tutela di questa area del corpo. Le linee guida consigliano, a tutte le donne anche senza sintomatologia, un training perineale dietro valutazione di un professionista per garantire un recupero delle funzionalitàglobali.

Segnali di indebolimento possono essere:

  • – avverti dolore nella zona pelvica
  • – perdi piccole quantitàdi urina durante gli sforzi (portare pesi, tossire, starnutire);
  • – hai difficoltào provi dolore durante i rapporti sessuali;
  • – avverti una maggiore difficoltànella continenza di feci e gas o hai episodi di stitichezza;
  • – fatichi ad urinare e avverti un peso a livello vaginale;
  • – hai infezioni vaginali e vescicali ricorrenti;

 

MENOPAUSA E PREMENOPAUSA

Il calo degli estrogeni tipico della menopausa èalla base di una serie di cambiamenti in senso atrofico e

distrofico delle strutture del tratto genitale femminile e delle vie urinarie, che sono associati a sintomi come

urgenza, frequenza e incontinenza minzionale, dispareunia (dolore durante i rapporti sessuali), infezioni ricorrenti oltre che al prolasso genitale.

Questa alterazione puòessere associata al numero di gravidanze e parti, all’attivitàfisica, a quella lavorativa e funzionale globale.

L’approccio deve essere globale alla donna per cercare un equilibrio a tutto tondo.

 

SPORTIVE

Salti, slanci, lavori a carico del distretto addominale aumentano la pressione a livello intraddominale che si ripercuote a sua volta a livello del pavimento pelvico

Nella sollecitazione sportiva la “forza peso”del corpo aumenta, in particolar modo negli sport ad alto impatto; di 3-4 volte nella corsa, fino a 16 volte durante l’atterraggio nel salto in lungo. Le sportive solitamente hanno un tono perineale molto tonico, costretto ad un lavoro costante che a lungo andare puòrisultare più”debole” poichéin continua attivazione. Il lavoro sulla sinergia muscolare, a carico dei muscoli addominali tutti e del pavimento pelvico e il ritrovamento di una buona elasticitàpelvica sono alla base di una riduzione della sintomatologia diffusa tra le sportive d’incontinenza urinaria e di un migliore risultato delle prestazioni globali.

 

DOLORE DURANTE I RAPPORTI

I rapporti sessuali non dovrebbero essere dolorosi, nei casi in cui questa sintomatologia sia presente sia alla penetrazione che durante tutto l’atto, èconsigliato effettuare una valutazione per garantire una riduzione e scomparsa della sintomatologia.

 

INFEZIONI VAGINALI E VESCICALI RICORRENTI

Infezioni vaginali e vescicali ricorrenti sono indice di un pavimento pelvico debole, quindi, alla cura topica saràfondamentale iniziare un percorso che vada a rafforzare questo muscolo e a ristabilire un ecosistema globale sano anche a livello intestinale e viscerale. Un ispessimento della parete muscolare, infatti, consente di ridurre il passaggio di microrganismi patogeni, soprattutto di colonizzazione intestinale, e di ridurre il rischio di innescare un’infiammazione. La terapia locale èsicuramente da utilizzare in una fase acuta, ma non èdi certo la soluzione.