L’attacco corretto del neonato al seno previene le ragadi

 

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Durante i primi giorni a casa dopo la nascita del bambino possono presentarsi arrossamenti o lievi fastidi a livello del capezzolo materno. La zona deve prepararsi e abituarsi alle frequenti poppate.

La presenza di ragadi al seno è spesso un motivo da parte delle madri per sospendere l’ allattamento o per vivere in modo doloroso e ansioso il momento della poppata. 

Le ragadi( piccoli taglietti a livello del capezzolo con fuoriuscita o meno di sangue) possono essere prevenuti e curati valutando il corretto attacco del bambino al seno.

La posizione del neonato dovrebbe essere pancia a pancia con quella della mamma, in modo da garantire una simmetria tra testa e corpo. La mamma dovrebbe trovarsi in una posizione comoda, in primo luogo, per se stessa, utilizzando anche dei cuscini per una maggiore facilità.

Per una giusta posizione al seno bisognerà offrire al neonato il seno in corrispondenza del nasino e non della bocca, per garantire che nel cercare con la bocca il capezzolo, apra maggiormente quest’ultima portando indietro la testa.

Il capezzolo dovrebbe puntare al palato superiore e non al centro della bocca del neonato; il labbro inferiore in posizione estroflessa. Nel caso in cui il neonato mantenga il labbro inferiore all’interno, sarà importante spingerlo delicatamente in fuori.

Non è necessario applicare unguenti o disinfettanti: il latte materno e le ghiandole dell’areola forniscono le necessarie sostanze emollienti e antibatteriche.

Nel caso in cui ti sembra di aver valutato tutte queste caratteristiche dell’attacco e di sentire ancora fastidio p dolore, bisognerebbe valutare la presenza o meno di mughetto (candidosi del tratto orale), di un eventuale frenulo corto o di altre caratteristiche intrinseche.

Per una valutazione più specifica puoi contattarmi anche per una visita a domicilio. 

 

Ostetrica Dalila

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