Indicazioni post parto: quali controlli effettuare e cosa valutare?

Sono tante le mamme che, dopo aver seguito una routine di controlli regolare durante la gravidanza, dopo il parto si trovano senza più indicazioni e tante domande.

A parte la visita ginecologica dei 40 giorni dopo il parto, spesso mancano indicazioni sul ritmo da tenere per la ripresa della normali attività e dello sport. Vediamo insieme come riprendere le attività nel post parto.

Subito dopo il parto

Nelle primissime settimane (ma anche giorni) dopo il parto è possibile chiamare l’ostetrica a domicilio per una visita di controllo, che, oltre ad aiutare la mamma (e il papà) con l’avvio dell’allattamento e la routine delle cure del neonato, valuta lo stato del pavimento pelvico e dello stato di salute della neo-mamma, la presenza e la cicatrizzazione di eventuali punti di un’ episiotomia, di un taglio cesareo o di una lacerazione spontanea.

Cinque-sei settimane dopo il parto l’ostetrica fa una nuova valutazione del pavimento pelvico, la presenza di dolori, secchezza, la corretta rimarginazione delle lacerazioni, sintomi  quali incontinenza lieve o più marcata.

Una visita importante anche per chi ha affrontato un parto cesareo: la cicatrice da cesareo necessita controlli, cure e attenzioni per guarire nel modo corretto e non lasciare conseguenze come aderenze che finirebbero per creare problemi alla postura, alla schiena e agli organi interni.

Inoltre il pavimento pelvico è stato in ogni caso sottoposto allo stress della gravidanza (anche se non del parto vaginale) e fa sicuramente bene valutarne lo stato per evitare di trascurare sintomi che a lungo andare possono degenerare, causando incontinenza e problemi nella sfera sessuale.

Sempre nel corso di questa visita l’ostetrica valuta lo stato dei muscoli dell’addome, e l’eventuale presenza di diastasi. A questo punto si studia con la mamma un percorso per recuperare tono e funzionalità. A seconda della situazione si possono integrare alimentazione, linfodrenaggio, trattamenti derivati dalla medicina cinese. A quel punto entra in gioco anche la ginnastica ipopressiva, con esercizi da fare anche a casa per circa 3-6 mesi (o anche oltre per chi lo desidera o ha situazioni particolari) per un recupero ottimale.

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